Alex-Zanardi

Non Mollare Mai – Storie Tricolori. I campioni su Rai 1 con Alex Zanardi.

Martedì 2 giugno, in occasione della Festa Nazionale della Repubblica Italiana, la prima serata di Rai 1 accoglierà un charity show di nuovissima generazione, che metterà in connessione i grandi campioni dello sport con i volti RAI e i grandi nomi del cinema italiano. Insieme con un unico obiettivo: sostenere la Croce Rossa Italiana attraverso il numero solidale 45505 che sarà attivo dal 27 maggio al 3 giugno 2020 e donazioni con IBAN e carta di credito sul sito www.cri.it.

«Non Mollare Mai – Storie Tricolori» porterà nelle case degli italiani una serata all’insegna dello sport e delle grandi emozioni collettive: delle appassionanti videochiamate di gruppo tra i campioni e gli artisti più amati che, attraverso le storie di epiche imprese sportive, porteranno all’attenzione del grande pubblico le azioni quotidiane dei volontari della Croce Rossa Italiana.
Conduttore d’eccezione, simbolo di resilienza e passione sportiva, sarà Alessandro Zanardi che coordinerà gli interventi dei tantissimi ospiti che parteciperanno alla serata.

Il racconto intreccerà le grandi emozioni dello sport e della vita quotidiana visti dagli occhi dei protagonisti con storie della Croce Rossa Italiana: i risultati ed il successo ottenuti attraverso l’impegno, la fatica ed il sacrificio saranno la leva per mostrare la forza di tutti i volontari e gli operatori della Croce Rossa Italiana che, in un momento complicato come quello che stiamo attraversando, rappresentano un’ancora di salvezza per milioni di persone che hanno subito le conseguenze sanitarie e sociali del Covid-19.

Ecco alcune delle storie attese.
Fabio Cannavaro e Marcello Lippi affronteranno l’importanza di fare squadra, così come Marco Tardelli, Franco Causio e Bruno Conti parleranno con Flavio Insinna di cosa significhi compiere grandi imprese in momenti complicati, addentrandosi nei racconti degli ultimi due Mondiali vinti dalla Nazionale Italiana di Calcio nel 2006 e nel 1982.
Ancora di storie di calcio a tinte azzurre parleranno i protagonisti della «partita del secolo» Italia – Germania del 1970 quando lo spirito del «Non mollare mai» regalò all’Italia intera un momento di gioia da ricordare per il resto della vita. Sandro Mazzola, Gianni Rivera e Gianfelice Facchetti racconteranno a Simona Ventura le emozioni di quella notte che ancora oggi viene ricordata su una targa all’esterno dello Stadio Azteca di Città del Messico.

Alex Zanardi con Charles Leclerc racconteranno l’adrenalina e la pressione di un esordiente in prima fila e l’impegno nella campagna per Croce Rossa con Lapo Elkann; con Valentino Rossi, il sorriso più famoso del motociclismo, parleranno di cosa significhi affrontare anche le tensioni più grandi aiutati dall’ironia.
Il campione NBA Marco Belinelli parlerà con Fedez di come ribaltare i pronostici grazie all’impegno e alla tenacia e Miriam Sylla e Barbara Bonansea racconteranno come smontare i pregiudizi insieme a Serena Rossi, Bebe Vio, Valentina Vezzali, Yuri Chechi saranno i protagonisti di storie che mostrano come superare i propri limiti, mentre Federica Pellegrini e Milly Carlucci racconteranno come vincere le ansie e la paura per tornare più forti di prima.

La serata sarà anticipata da una forte promozione sui social network dove, con gli hashtag #NonMollareMai e #CRI45505, i protagonisti dell’evento inviteranno il pubblico ad incrementare la raccolta fondi attraverso le piattaforme della Croce Rossa Italiana sul sito www.cri.it con IBAN, carta di credito e attraverso il Numero Solidale.
Il numero solidale 45505 sarà attivo dal 27 maggio al 3 giugno 2020 per raccogliere fondi a sostegno delle attività messe in campo dalla Croce Rossa Italiana su tutto il territorio nazionale nel contrasto e contenimento del Covid-19. Il progetto sms solidale nasce per potenziare tutti i servizi verso le persone più vulnerabili che soffrono maggiormente gli effetti dell’emergenza.  L’SMS solidale al numero 45505 ha il valore di 2 euro (da numeri WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, Postemobile, Coop Voce e Tiscali) mentre la chiamata da telefono fisso ha valore di 5 o 10 euro (da numeri TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali) e di 5 euro (da numeri TWT, Convergenze e Postemobile).

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“Permette? Alberto Sordi”, l’intimo racconto di Luca Manfredi

A cento anni dalla nascita, il regista Luca Manfredi omaggia Alberto Sordi con il film evento “Permette? Alberto Sordi”, in programma nelle sale italiane il 24, 25 e 26 febbraio.

La pellicola ricorda le origini della carriera di un giovane di belle speranze, espulso dall’Accademia di Recitazione dei Filodrammatici di Milano prima di divenire l’immenso artista che tutti conosciamo. Con impegno e tenacia diventa la voce di Oliver Hardy e inizia a farsi spazio nel mondo dello spettacolo e della radio.

Le difficoltà, le porte sbattute in faccia, i tanti ‘no’ a cui l’Albertone nazionale non ha mai capitolato, vengono esposti in modo inedito dal regista. Manfredi, avendolo conosciuto direttamente, riesce a raccontarne gli aspetti più intimi, con tutte le sue fragilità. L’amicizia con Fellini, il rapporto con la sua famiglia e la storia d’amore con Andreina Pagnani ci permettono di conoscere un lato di Sordi che non era mai stato raccontato finora.

Eccezionale la performance di Edoardo Pesce, l’attore è riuscito ad interpretare con grande spontaneità un mostro sacro del cinema italiano: «Ho interpretato Sordi in maniera istintiva, senza fare troppo lavoro di studio e ricerca. Il suo modo di essere, la gestualità, i tempi e quella sua “romanità nobile” sono le stesse che tutti noi romani viviamo nel quotidiano, fanno parte del nostro patrimonio genetico. Stando per un mese nel personaggio si è creata quasi una magia, mi sono affezionato al Sordi uomo, riuscendo a capire tanto di lui e del suo privato».

“Permette? Alberto Sordi” è il film che mancava, mai nessuno aveva riportato sugli schermi la vita dell’attore romano, un regalo per chi ha nostalgia di quegli anni e per i giovani che non hanno avuto la possibilità di conoscerlo: «L’obiettivo era quello di non far dimenticare Alberto Sordi – dice il regista Luca Manfredi – raccontando il suo estro e i suoi personaggi unici. Le nuove generazioni non conoscono il cinema di una volta, la memoria di personaggi di questo calibro va preservata. Spero che il film riesca ad avvicinare i giovani a quel modo naturale e spontaneo di fare cinema».