Nba protesta

NBA, Milwaukee non scende in campo e chiede giustizia per Jacob Blake

Gara 5 dei playoff Nba tra Milwaukee Bucks e Orlando Magic non è arrivata alla palla a due: la formazione della stella greca Giannis Antetokounmpo ha boicottato il match in segno di protesta dopo il ferimento dell’afroamericano Jacob Blake.

I fatti risalgono a qualche giorno fa e sono avvenuti nel Wisconsin: Blake è stato raggiunto da sette colpi di pistola alla schiena, esplosi da distanza ravvicinata da un poliziotto. L’uomo perderà l’utilizzo delle gambe.

Questo il comunicato postato su Twitter dalla National Basketball Association: “L’NBA e l’NBPA hanno annunciato oggi che, alla luce della decisione dei Milwaukee Bucks di non scendere in campo per gara 5 contro gli Orlando Magic, le tre partite in programma – Milwaukee-Orlando, Houston-Oklahoma e Los Angeles Lakers-Portland – sono state posticipate. La gara 5 di ogni serie verrà riprogrammata”.

Un protesta forte che sicuramente farà discutere, un gesto clamoroso e senza precedenti.

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NBA 2K21, presentata la Mamba Forever Edition

NBA 2K21, nuova edizione del famoso simulatore sportivo targato 2K Sports e Visual Concepts, avrà una nuova edizione da collezione: la Legend Edition viene sostituita dalla Mamba Forever Edition, un tributo per celebrare la carriera e l’eredità di Kobe Bryant. Le edizioni prevedono copertine personalizzate uniche, sia per la versione attuale che per quella di prossima generazione, che onorano le straordinarie prestazioni sportive del Black Mamba.

«Ognuno dei nostri atleti di copertina rappresenta epoche diverse del gioco del basket – Damian Lillard domina il campo ai giorni nostri, Zion Williamson è il portabandiera della prossima generazione di superstar NBA e cos’altro potremmo aggiungere su Kobe?», ha dichiarato Alfie Brody, Vice Presidente Global Marketing NBA 2K.

Entusiasta anche Greg Thomas, presidente di Visual Concepts: «NBA 2K21 è un balzo in avanti monumentale per il franchise. Stiamo combinando tutta la nostra esperienza e la nostra competenza di sviluppo per creare il miglior gioco possibile. Per PlayStation 5 e Xbox Series X stiamo costruendo il gioco da zero, per sfruttare al meglio la potenza e la tecnologia della prossima generazione».

NBA 2K21 sarà disponibile per PlayStation® 4, Xbox One, Nintendo Switch™ e PC a partire dal 4 Settembre 2020, inoltre disponibile al lancio per PlayStation®5 e Xbox Series X.

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NBA, a Disney World riparte la corsa all’anello

La NBA ripartirà il 31 luglio in Florida: l’ESPN Wide World of Sports Complex di Orlando ospiterà tutte le partite della regular season e dei playoff, la data della eventuale gara sette delle Finals è stata fissata il 12 ottobre.

Saranno 22 le franchigie che si riuniranno ad Orlando per la ripresa e non sarà possibile convocare più di 35 tesserati per team: Lakers, ClippersNuggets, JazzThunder, RocketsMavs, Grizzlies, Trailblazers, HornetsKings, SpursSuns a Ovest; BucksRaptors, Celtics, HeatPacers, SixersNets, Magic e Wizards a Est.

Sono state ammesse all’inedita fase le squadre attualmente qualificate ai playoff e quelle distanti non più di sei partite all’ottavo posto, ultima piazza che permette l’accesso alla fase finale. Per le altre stagione chiusa.

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Morte di George Floyd: le reazioni delle star NBA

Minneapolis, un poliziotto bianco preme le ginocchia con tutto il peso del corpo sul collo di un afroamericano che, immobilizzato al suolo, implora: «Non riesco a respirare». Un video, minuti interminabili.

In serata, il sindaco di Minneapolis ha comunicato il licenziamento dei quattro agenti coinvolti nell’arresto culminato con la morte di George Floyd. «Questa è la decisione più giusta», ha detto.

L’ex NBA Stephen Jackson era amico fraterno di George Floyd: le immagini scioccanti hanno riacceso un dibattito doloroso.

Cresciuti insieme in Texas, come ha ricordato in lacrime lo stesso ex cestista su Instagram. «Tutti sanno che ci chiamavamo l’un l’altro “gemello”. Era andato in Minnesota per cambiare la sua vita guidando camion, gli avevo mandato due o tre scatole di vestiti, stava facendo la cosa giusta. E voi avete ucciso mio fratello. Ora andrò a Minneapolis, farò tutto ciò che mi è possibile per non far passare la vicenda sotto silenzio». 

Alla protesta si sono uniti anche LeBron James e Steph Curry. The King ha pubblicato su Instagram una foto in cui sono affiancate l’immagine del poliziotto di peso sul collo di George Floyd e quella di Colin Kaepernick, giocatore di football americano, inginocchiato durante l’inno nazionale per protesta contro la violenza della polizia americana nei confronti delle minoranze. Scrivendo: «Adesso capite? O siete ancora confusi? #StateAllerta».

Forte presa di posizione anche di di Steve Kerr, capo-allenatore dei Golden State Warriors che, da Twitter, ha espresso tutto il suo dolore e condannato senza mezzi termini un episodio che ha scosso l’opinione pubblica mondiale.

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The Last Dance: ascolti record

Si sa, le certezze a questo mondo sono molto poche, una di queste però è il fascino dell’icona Michael Jordan che non accenna a diminuire, anzi.

Numeri impressionanti per la serata d’esordio di The Last Dance, documentario in dieci episodi trasmesso e prodotto da Netflix ed Espn, con 6,1 milioni di spettatori, di cui 3,5 milioni nella fascia d’età 18-49 anni.

La docuserie al sesto episodio è ormai oltre il giro boa, e ha superato del 62% il miglior esordio precedente di un documentario trasmesso sulla nota rete sportiva americana. I due episodi della scorsa domenica, contenenti il tributo a Kobe Bryant hanno registrato una media di ascolto di 5.5 milioni.

Il successo di The Last Dance ci dice His Airness continua più forte di qualunque avversario: anche del tempo.