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Nuovo Devoto Oli: le voci in e out

Un bell’articolo su La Repubblica del 9 novembre ispira questa news: dalla versione digitale del Devoto Oli, di seguito, le voci in entrata e in uscita selezionate, nel suo pezzo, da Laura Montanari:

IN

  • Algocrazia: il dominio degli algoritmi
  • Cisgender: identità di genere che coincide col sesso attribuito alla nascita
  • Droplet: minuscola goccia di liquido
  • Ciaone: saluto ironico
  • Cindia: area geografica di Cina e India
  • Swipe: scorrimento del dito sul touch screen
  • Pokeria: ristorante di poke hawaiano
  • Family banker: consulente finanziario che assiste individualmente
  • Infodemia: grane circolazione di informazioni sia vere sia false
  • Lockdown: protocollo di emergenza che isola un’area
  • Deepfake: video costruito tramite IA su immagini preesistenti innestate
  • E-bike: bici elettrica

OUT

  • Accorazione: accoramento
  • Abbachista: computista
  • Adustezza: asciuttezza, magrezza, aridità
  • Addoparsi: collocarsi dietro
  • Ammansatore: domatore
  • Alchimiare: ottenere coi procedimenti dell’alchimia
  • Agguagliatore: pareggiatore, regolatore
  • Pecorismo: servilismo o conformismo ottuso
  • Bagnaiolo: bagnino
  • Mascheraio: fabbricante di maschere
  • Lanino: operaio addetto alla lavorazione della lana
  • Argentiera: cava o miniera d’argento

Perché le parole che usiamo sono la specchio dinamico della società in cui viviamo e dei cambiamenti che la caratterizzano.

AeF

Ogni giorno in Italia nascono 17 nuove imprese digitali

Interessante articolo di Valerio Maccari che – su Affari & Finanza in edicola con La Repubblica il 5 ottobre 2020 – riferisce il forte incremento delle nuove imprese digitali che in Italia, dal lockdown in poi, si è registrato.

L’articolo, infatti, riporta che «secondo i dati raccolti dall’Osservatorio del Mise, nei primi sei mesi del 2020 il numero di aziende che vendono prodotti e servizi esclusivamente attraverso il web è esploso, al ritmo di 17 attività in più al giorno […]. Una crescita che traccia i contorni dei primi tentativi di risposta delle imprese all’emergenza Covid 19 e, in particolare, alle nuove abitudini dei consumatori. Non a caso, gli incrementi più sostenuti sono nel commercio, uno dei settori che maggiormente ha risentito l’effetto del distanziamento sociale. E che ha reagito alla crisi puntando sulle forme di vendita che garantiscono maggiore sicurezza e minore contatto ravvicinato».

Di seguito, alcuni significativi numeri riportati nel pezzo di Valerio Maccari:

3092 le nuove imprese che operano soltanto sul mercato digitale nate nei primi sei mesi del 2020;

2885 quelle nate nell’intero 2019;

26% è la crescita record del volume di acquisti di beni e servizi online attuati dagli italiani nel 2020 rispetto allo scorso anno che «dovrebbe quest’anno arrivare a valere 22,7 miliardi di euro (4,7 in più rispetto al 2019)»

In particolare si registra «un balzo in avanti degli alimentari (+ 56%). Bene anche l’arredamento (2,3 miliardi, + 30%) e una serie di altre nicchie come il pharma, beauty, e lo sport & fitness».

Una tendenza che, ovvio, i grandi del web hanno rilevato e intendono valorizzare attraverso forti investimenti finalizzati alla conversione il più possibile al digitale delle nostre aziende.

Facebook, pochi giorni fa, ha annunciato «un programma di sovvenzioni da 2 milioni di euro delle Pmi italiane» mentre Google «si è mossa con investimenti per 900 milioni di dollari in cinque anni per ilsuo piano “Italia in digitale»: un progetto che ha determinato, già come effetto, la nascita de portale Google per le aziende «sito dedicato alle Pmi e pensato per guidarle passo dopo passo nel portare online la propria attività online e valorizzarla grazie al digitale»

Fonte: “Affari & Finanza”, 5 ottobre 2020, Valerio Maccari