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Una parola, per il team di SFS21: grazie!

15 e 16 novembre 2021

È stato bello ritornare allo Stadio Olimpico per la quarta edizione del Social Football Summit.

Soprattutto, maledetto Covid, un piacere vero fare, di nuovo, network con tanti professionisti della football industry: compagni di viaggio, in fondo, con i quali confrontarsi e condividere tratti di percorsi.

Diamo valore alla competizione perché siamo competitivi nel senso più sportivo del termine: perciò gioiamo dei successi dei colleghi meritevoli, non tramiamo alle spalle, guardiamo negli occhi i nostri interlocutori e, sempre più in alto, con i nostri partner.

Un programma troppo ricco per essere sintetizzato.

Ma la cosa che ricorderemo con più piacere di queste intense giornate sono i tanti sorrisi incrociati e l’incredibile voglia, di tanti, di fare: sempre più, sempre meglio.

Per questo, una sola parola a tutti, ma proprio tutti, dell’eccezionale team di SFS21.

Grazie!

social listening

Cos’è il Social listening

L’ascolto della voce del consumatore è cruciale per un’azienda. Non a caso, da sempre, le aziende migliori sono quelle che ascoltano i consumatori e migliorano continuamente i propri prodotti, la propria comunicazione e tutti i processi aziendali.

Questionari, Focus group, interviste…

Ma lo strumento più forte è il Social listening.

L’ascolto dei social media è l’attività sistematica e pianificata di ascolto del passaparola e delle discussioni che hanno luogo sui social media, al fine di comprendere e misurare quando, quanto e come gli utenti parlano di un’azienda, brand, personaggio, settore o tema.


A differenza delle ricerche tradizionali, il monitoraggio della rete raccoglie le conversazioni spontanee degli utenti, scoprendone linguaggi, opinioni, preferenze, desideri e ricavandone insight specifici.

  • Analizzare la reputazione online
  • Misurare le attività di marketing
  • Ricerche di mercato
  • Profilare i consumatori e ricavare insights

Il listening è utile a tutta l’organizzazione

Quali sono i requisiti per un listening attendibile?

Per svolgere un’attività di social listening e per dar peso ai dati raccolti, è necessario che ci siano dei requisiti di attendibilità.

Il processo di ascolto è suddiviso in quattro fasi.

Il monitoraggio dell’ambiente online corrisponde ad un’analisi continuativa delle discussioni in rete che richiede un attento focus sia all’aspetto quantitativo sia a quello qualitativo dei dati forniti dagli strumenti impiegati. Tali strumenti rappresentano, dunque, un fondamentale punto di partenza per l’ascolto ed il monitoraggio della rete.

Le quattro W

Monitoring e Listening

Esistono differenze tra il concetto di monitoring e quello di listening, sebbene questi possano sembrare la medesima cosa e possano essere in qualche modo assimilabili.

Se l’argomento ti è piaciuto la prossima settimana uscirà un ulteriore approfondimento sul Social listening, stay tuned!

Sport 1

Commenti negativi? Un’opportunità

I grandi vantaggi possono essere anche complicati inconvenienti: reputazione online, croce e delizia. 


Esposizione e visibilità a portata di click: fattori di cui possono largamente beneficiare – grazie ai social network – atleti, società sportive e tutti i professionisti o i brand che vivono una dimensione pubblica. Un vantaggio, quindi. Ma da saper gestire. Il commento critico di un utente, ad esempio, spesso genera un effetto a catena che può finire per coinvolgere numerosi altri followers.


Cosa fare in questi casi?

Rispondere rapidamente e nel modo corretto e fondamentale ma spesso l’emotività può giocare brutti scherzi ed è così che gli effetti di un sassolino in uno stagno, se mal gestiti, possono scatenare uno tsunami mediatico.
È qui che è giusto intuire l’opportunità.

Come?

Innanzitutto mettendo da parte la delusione e la rabbia per una critica, un aggettivo, un giudizio in cui non ci si riconosce.
Un commento negativo può avere conseguenze gravi per quanto riguarda la reputazione online ma se gestito in modo appropriato attraverso il dialogo e il confronto, altri utenti non potranno fare a meno di apprezzarlo e notarlo. Risposte giuste e rapide: questo approcciò dimostrerà forza nelle proprie idee e la capacità di saper abitare i social in maniera responsabile.

Certamente la difficoltà effettiva è proprio racchiusa nel saper rispondere in modo corretto, pertinente e garbato. Per questo esistono figure come i social media manager, abituati a gestire questo genere di criticità e capaci di garantire valore nell’attività di community management (gestione della comunità online).


La reputazione è molto importante e, una volta macchiata, se non addirittura perduta, è difficile da recuperare. Per questo, affidarsi al supporto di professionisti competenti può essere una scelta di importanza cruciale: un investimento vincente su breve, medio e lungo termine. 

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#KEEPRACISMOUT: quando lo sport comunica valori

Complimenti a Lega Serie A e UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri) per la programmazione di una serie di attività dedicate alla XVII settimana d’azione contro il razzismo, iniziativa organizzata ogni anno dall’UNAR e che si celebra quest’anno dal 21 al 27 marzo.

Keep Racism Out” è una campagna di Lega Serie A che si pone l’obiettivo di combattere ogni forma di discriminazione nel calcio. 

Con il supporto e la partecipazione dei 20 club iscritti al massimo campionato nazionale, si è concretizzato un percorso virtuoso che ha già visto la prima giornata di questo campionato dedicata all’iniziativa “Keep Racism Out”, l’organizzazione di un workshop nello scorso mese di dicembre e la creazione di una Commissione CSR permanente che ha identificato le linee d’azione per sradicare il razzismo dagli stadi. 

20, uno per ogni club, i campioni che hanno aderito alla realizzazione di uno spot pubblicato sui canali social ufficiali dei partner attivi nell’iniziativa.

Kalidou Koulibaly è uno degli atleti più autorevoli dello sport mondiale, impegnato in prima linea, in pubblico e in privato, su numerosi temi, 

Oggi è un simbolo internazionale della lotta al razzismo.

In “Keep Racism Out” non poteva mancare il suo supporto. E, infatti, il 26 azzurro ha partecipato alle riprese – che si sono svolte presso Training Center SSC Napoli – con grande entusiasmo e convinzione. 

Per vedere la clip, consigliamo un salto sulla sua pagina Instagram: interessante notare anche le numerose interazioni e i commenti al post, dai quali emerge non soltanto grande ammirazione per l’uomo KK ma anche apprezzamento per un’iniziativa che è riuscita a coinvolgere tutti i club della nostra Serie A: avversari in campo ma tutti compagni, per una volta, della stessa squadra.

Un vero dream team: perché lo sport comunica valori. 

E quando i club e i loro campioni scendono in campo a sostegno di campagne di comunicazione sociale, il risultato è garantito.