La Serie C del calcio italiano genera grande ricchezza sociale e un valore economico pari a 580 milioni di euro annui: è questo il dato significativo che emerge dal primo studio di impatto di Lega Pro, presentato oggi a Roma.
Un progetto valido che, grazie alla sinergia tra Lega e società sportive, contribuisce in maniera significativa alla crescita dello sport e allo sviluppo sociale del Paese.
Il coinvolgimento diretto delle squadre di Serie C permette l’indispensabile trasmissione dei valori sportivi, generando una significativa riduzione della dispersione scolastica e sostenendo la formazione dei giovani calciatori e calciatrici in campo e nella vita.
Interessanti e numerosi gli interventi durante l’evento; Cristiana Capotondi, Vice Presidente Lega Pro, ha sottolineato che «le donne sono riuscite a proporsi sempre più come protagoniste del movimento: le calciatrici sono concepite come donne di valore e questo è un messaggio straordinario».
Vincenzo Spadafora, Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport ha posto l’accento sul ruolo dello stato nel progetto: «Con il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli abbiamo avviato un tavolo molto proficuo: il ruolo dello Stato è fondamentale. In questo senso rivolgo un grande in bocca al lupo a Vito Cozzoli, nuovo presidente dell’agenzia Sport e Salute».
In chiusura i ringraziamenti di Gabriele Gravina, Presidente FIGC: « Grazie Lega Pro. Lo studio presentato oggi valorizza il grande impegno e sacrificio di chi ha saputo coniugare la dimensione sociale del nostro mondo ad una dimensione economica».