«Per il suo costante e coraggioso impegno a favore dell’assistenza e dell’integrazione dei bambini affetti da distrofia», dice la motivazione.
Una notizia che in tanti abbiamo accolto con un sorriso.
Il personaggio, da calciatore, infatti, attirava simpatia: perché “Astutillo”, perché i baffoni, perché il campo, onesto secondo, non lo vedeva quasi mai.
In realtà – e in tanti non lo sapevamo – la sua è una storia da conoscere, approfondire e oggi lo facciamo grazie al Presidente Mattarella.
Così esce fuori questo pezzo di Gianni Mura del 16 marzo 1986.
Si chiude così: «la sua [cioè di Malgioglio] è la sola bandiera che mi sento di rispettare».
Titolo: “Se il mostro si chiama Malgioglio”
Link – Archivio “La Repubblica”: https://bit.ly/3qLPu3o
Autore: Gianni Mura