Sono stati premiati per la loro “incisività sociale”.
Sempre discreta, sincera, sentita e con Napoli nel cuore.
«Ci sentiamo figli di questa città. Non siamo degli eroi. Provare ad aiutare chi vive nelle difficoltà è nostro dovere di musulmani. Lo facciamo in silenzio. Perché è giusto così e perché così è concepito dalla nostra religione. Questo premio ci riempie di orgoglio e riceverlo è stato un onore». Il Ghoulam pensiero è la sintesi perfetta di quanto l’impegno sociale dei due campioni sia autentico. La città di Napoli sa riconoscere i suoi figli. E infatti, nella bellezza del Teatro Sannazzaro di Via Chiaia, c’era il sindaco Gaetano Manfredi a premiarli «per la loro opera di solidarietà in strada ad aiutare chi ha bisogno e per la loro vicinanza ai piccoli ammalati negli ospedali per provare a regalare un sorriso ai bambini o a chi è in difficoltà».
Il premio è stato ideato e promosso da Arci Mediterraneo, impresa sociale che opera nel terzo settore e, in particolare è impegnata in azioni di accoglienza per migranti e che ha anche una sua squadra di calcio presente, al gran completo, in platea e sul palco con il suo capitano Abdoulaye Tounkara: senegalese come Kalidou, emozionante il loro abbraccio sul palco.
Oltre a Kalidou e Faouzi premiati anche Paolo Ascierto, medico e ricercatore dell’Istituto tumori di Napoli “Pascale”, Anna Fasano (Presidente di Banca Etica) e Virginia Costa (Responsabile Nazionale Servizio di Accoglienza e Integrazione Migranti).
Igino Camerota, founder Beclay, ha raggiunto il teatro con Kalidou e Faouzi e seguito la cerimonia da dietro le quinte in compagnia di Guido Baldari, capo ufficio stampa SSC Napoli.
A Kalidou e Faouzi, da parte di tutti noi, un grande ringraziamento per ciò che sono, fanno e per come lo fanno: ne siamo testimoni.